Paolo Veronesi
Professore Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Ferrara
(Contributo pubblicato online first)
Abstract
L’articolo prende in esame – nel centenario della nascita – il “pensiero politico” di Pier Paolo Pasolini. Vengono pertanto scandagliati (soprattutto) i suoi scritti sulla società, ma frequenti sono le incursioni nella letteratura e soprattutto nel cinema di questo autore del tutto originale. Ne emerge lo spessore di concetti spesso usati dal poeta per analizzare e criticare il presente: Nuova Preistoria, nuovo capitalismo, consumismo, edonismo, il Potere, il Palazzo, il Processo, sviluppo e progresso, sacralità in primis. Si evidenzia inoltre come l’occhio e il giudizio di Pasolini siano stati principalmente guidati dalla passione e solo di rimando dalla ragione. Un ruolo non secondario nella sua percezione del reale ha inoltre assunto la sua omosessualità. Nella parte finale dello scritto si analizzano alcuni strumenti tecnici utilizzati dall’autore per svolgere la propria opera di comprensione del presente e della sua conseguente traduzione artistico-critica.
The article examines – in the centenary of his birth – the “political thought” of Pier Paolo Pasolini. Therefore, it scrutinizes (above all) his writings on society, but there are frequent incursions into the literature and especially into the cinema of this completely original author. What emerges is the depth of concepts often used by the poet to analyze and criticize the present: New Prehistory, new capitalism, consumerism, hedonism, Power, the Palace, the Process, development and progress, sacredness in primis. It also shows how Pasolini’s eye and judgment were mainly guided by passion and only by reason. His homosexuality also played a significant role in his perception of reality. In the final part of the paper we analyze some technical tools used by the author to carry out his work of understanding the present and its consequent artistic-critical translation.
Sommario
1.Pasolini e il “nuovo potere”: una premessa necessaria – 2. Cuore, viscere (e ragione) di fronte alla realtà – 3. Un intellettuale “disperatamente italiano” – 4. Il “nuovo fascismo” in una “nuova preistoria” – 5. Tra tradizione, progresso e sviluppo: alla ricerca di un nuovo equilibrio – 6. La TV, la scuola, la DC e il PCI di fronte al “genocidio” – 7. Un Pasolini riformista e populista? – 8. Segue: il divorzio e l’aborto – 9. Gli strumenti d’analisi di Pasolini – 10. Segue: altra strumentazione (l’indiretto libero, la soggettiva libera indirette e un’originale teoria del cinema) – 11. Segue: l’uso del mito, il sentimento religioso e la semiologia della realtà – 12. L’approdo nell’incubo.