Prime note sulla riforma costituzionale francese in tema di interruzione di gravidanza. C’è più di un oceano a separare Parigi da Washington

Francesca Rescigno

Professoressa associata di Istituzioni di Diritto Pubblico, Università di Bologna

(Contributo pubblicato online first)

Abstract

L’occasione per questa breve riflessione è fornita dalla recentissima riforma costituzionale francese con cui è stato inserito nell’articolo 34 il diritto all’interruzione di gravidanza. Questa modifica, dal forte significato simbolico, pone la Francia tra i Paesi maggiormente garantisti rispetto all’autodeterminazione femminile. La riflessione pone a confronto l’esperienza francese con quanto avvenuto negli Stati Uniti che con la sentenza Dobbs del giugno 2022 hanno compiuto un pericoloso passo indietro in materia di interruzione di gravidanza mettendo a rischio la salute psico-fisica delle donne. Due approcci e due modi di “utilizzare” la garanzia costituzionale molto diversi. Non si può che auspicare che ad imporsi sia il modello francese, interprete fedele della dignità di tutte le donne.

The occasion for this brief reflection is provided by the very recent French constitutional reform by which the right to the termination of pregnancy was included in Article 34. This change, which has a strong symbolic significance, places France among the most protective countries with respect to women’s self-determination. The reflection compares the French experience with what happened in the United States, which, with the Dobbs ruling of June 2022, took a dangerous step backward in the area of pregnancy termination, putting women’s mental and physical health at risk. Two very different approaches and two very different ways of “using” the constitutional guarantee. One can only hope that the French model, faithful interpreter of the dignity of all women, will prevail

Pensieri e nodi sul filo della lettura di Dare la vita di Michela Murgia

Barbara Pezzini

Professoressa ordinaria di Diritto costituzionale, Università di Bergamo

(Contributo pubblicato online first)

Abstract

Libro postumo di Michela Murgia, “Dare la vita” è un libro che interroga il ruolo della madre: con l’urgenza dell’autrice di parlare della propria maternità d’anima, di intenzione, senza gravidanza, scelta nella costruzione di relazioni con un’esplicita progettualità anti-normativa (che dice con il nome di famiglia queer), e trovando nella propria esperienza alimento e fondamento per tornare a parlare di GPA (la gravidanza che a Murgia appare senza maternità). In una sorta di dialogo a distanza, nella sua lettura del libro Barbara Pezzini si lascia interrogare dalle parole di Murgia, attraversando i nodi che incontra sul filo della lettura e rilanciandone gli interrogativi. Dal nodo lieve dello schwa, al nodo greve della morte; dai nodi del denaro, del diritto, del sangue e la tecnologia, al nodo della gravidanza, che è il nodo della madre. La gravidanza, nel dare la vita, «è» maternità: nel senso che non è altro, non è estranea alla maternità, per quanto la maternità sia anche altro, tutto l’altro che sta nella genitorialità (quando dare la vita vuol dire accompagnare un nuovo essere umano venuto al mondo).

“Dare la vita”, Michela Murgia’s posthumous book, is a book that questions the role of the mother. A book in which we find Murgia’s urgency to talk about her own being mother “of soul”, mother without pregnancy, choosing to build relationships with an explicit anti-normative project (what she names “queer family”); a personal experience that becomes nourishment and foundation to address the topic of GPA once again (the pregnancy – that appears to Murgia – without maternity). In this article, in a kind of remote dialogue, Barbara Pezzini lets herself be questioned by Murgia’s words, going through the knots that emerge from reading and relaunching the questions they raise. From the light knot of the schwa, to the heavy knot of death; from the knots of money, law, blood and technology, to the knot of pregnancy, which is the knot of the mother: pregnancy, in giving life, «is» motherhood, meaning that pregnancy is not something else, it is not foreign to motherhood, although motherhood is also something else, the whole “else” that lies in parenthood (when giving life means accompanying a new being who has come into the world).

Sommario

1. Il libro. – 2. Contrasti di lettura. – 3. Nodi sul filo della lettura: la morte.– 4. La gravidanza, o il nodo della madre. – 5. La tecnologia, il sangue, il denaro. – 6. Il nodo del diritto. – 7. Il nodo dello schwa.