Valentina Capuozzo
Assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato, Università di Bologna
(Contributo pubblicato online first)
Abstract
Il lavoro analizza in chiave comparata le decisioni del Bundesverfassungsgericht tedesco e della Corte costituzionale italiana in materia di registrazione anagrafica del terzo genere. In Germania, una decisione di incompatibilità ha stimolato un’evoluzione normativa significativa. In Italia, il giudice delle leggi ha adottato un atteggiamento più cauto, pur evidenziando un problema di tono costituzionale. Il confronto si concentra sui rimedi utilizzati dalle due Corti per colmare i silenzi legislativi e sulle differenti modalità di dialogo tra giurisdizione costituzionale e legislatore nei due ordinamenti.
The study provides a comparative analysis of the decisions of the German Bundesverfassungsgericht and the Italian Constitutional Court on the registration of a third gender. In Germany, a declaration of incompatibility spurred significant legislative evolution. In Italy, the Constitutional Court adopted a more cautious approach, while highlighting a constitutional issue. The comparison focuses on the remedies employed by the two Courts to address legislative omissions and the differing modes of dialogue between constitutional jurisdiction and legislatures in the two legal systems.
Sommario
1. Introduzione. – 2. La registrazione anagrafica del terzo genere come problema giuridico. – 3. Il caso tedesco. – 3.1. La decisione di incompatibilità del Bundesverfassungsgericht. – 3.2. L’evoluzione normativa e giurisprudenziale fino all’intervento legislativo del 2024. – 4. Il caso italiano. – 4.1. Il self restraint della Corte costituzionale italiana nella sentenza n. 143 del 2024. – 4.2. L’ulteriore profilo dell’autorizzazione giudiziale. – 5. Riflessioni conclusive.